“C’era una volta, tanto tempo fa…” – Una nuova proposta di lettura sull’importanza delle favole

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E’ risaputa l’importanza che le favole rivestono nella crescita dei bambini. Eppure non tutti riescono a notare quanto le favole più conosciute, raccontate e anche riportate sul grande schermo e diffuse con videocassette e poi dvd, sono spesso connotate da storie ricche di eventi negativi, traumi che investono i protagonisti e scatenano il mondo emotivo di tutti coloro che partecipano alla vicenda.

Come non pensare subito alla prima delle favole che ha reso Walt Disney famoso, “Biancaneve”? Una povera fanciulla, la cui madre non si sa che fine abbia fatto, cresciuta da una matrigna cattiva e gelosa che non desidera altro che la sua morte? Trovata poi da un gruppo di nani, un po’ strani, nella loro casetta nel bosco dei quali diventa quasi la serva per poi finire avvelenata da una mela che la porta in un sonno profondo dal quale solo il bacio di un principe l’avrebbe risvegliata.

Una storia piuttosto triste…

O ancora possiamo ricordare Cenerentola, in cui oltre alla solita matrigna cattiva c’erano anche le due antipatiche sorellastre. E Ariel che per seguire il suo principe deve rinunciare alle sue origini? O Bell che cresce sola con un padre considerato pazzo? Per non parlare del povero Nemo che apprende troppo precocemente la pericolosità di certi dentisti…E Bambi? Non occorre neanche commentarlo…

Insomma le favole che conosciamo, quelle che raccontiamo ai nostri bambini e che ritroviamo al cinema o in TV sono tutti racconti colmi delle emozioni più forti che catturano i piccoli (in verità anche gli adulti) e li proiettano direttamente a cospetto delle proprie paure, ansie, angosce di perdita o di abbandono. Eppure hanno un effetto positivo… Come mai?

Il mondo delle favole permette a ciascuno di fare i conti più facilmente con quanto sopra descritto. Consentono di entrare ed uscire, con grande libertà, dal ruolo del protagonista con il quale ci si immedesima e in tal modo si vivono emozioni intense in una giusta posizione, quella che cioè ciascuno riesce a sostenere. Le favole raccontano la verità della vita che può essere colma di pericoli o disavventure ma che può essere affrontata, vissuta con coraggio e determinazione. Sottolineano l’importanza della responsabilità di ogni personaggio che può determinare, con le proprie scelte, la direzione degli eventi e così nulla più è in mano solo al caso.

Infine, le fiabe raccontano spesso le difficoltà presenti in ciascuna famiglia. Non c’è differenza se sia composta da animali, supereroi, principesse o strane creature magiche…ogni famiglia può avere le sue disfunzionalità, relazioni conflittuali, legami con il passato rigidi e forti aspettative sulle generazioni future. Eppure ogni individuo può leggere la propria storia a modo suo…

Le famiglie felici si somigliano tutte, le famiglie infelici lo sono ognuna a modo suo” (Lev Tolstoj)

Dott.ssa Federica Visone

Psicologa-Psicoterapeuta APS Newid