COME GESTIRE L’ANSIA DA PRESTAZIONE SCOLASTICA. ALCUNI CONSIGLI UTILI

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L’ansia da prestazione scolastica è una condizione che può manifestarsi sin dall’infanzia e compromettere la serenità con cui i bambini dovrebbero vivere la loro vita. Ho affrontato tale tema in un articolo precedente: https://www.psicologinewid.it/ansia-prestazione-scolastica/

Tanti bambini possono sperimentare l’ansia già dai primi giorni di scuola. Con le prime interrogazioni e verifiche i bambini iniziano avere difficoltà nello studio, vanno nel pallone, non riescono a sentirsi sicuri di se stessi, si bloccano e non riescono a mostrare se hanno davvero studiato oppure no.

Anche il voler primeggiare a tutti i costi può produrre ansia da prestazione scolastica, soprattutto se i bambini sono oggetto di aspettative esagerate da parte dei genitori.

Il ruolo dei genitori e degli insegnanti e il modo in cui gestiscono insieme ai bambini queste situazioni, diventa fondamentale per aiutarli ad affrontare paure e difficoltà e facilitare il modo in cui in futuro vivranno questi momenti.

Come possiamo aiutare i bambini a superare l’ansia da prestazione scolastica?

Alcuni consigli pratici
  • Mostrare comprensione per l’ansia del bambino:

è importante per il bambino sentire che il genitore e le insegnanti comprendano il loro stato d’animo e le loro paure e li rassicurino.

  • Dare un valore all’impegno richiesto:

è importante accompagnare con una motivazione positiva l’impegno che viene richiesto a scuola: è necessario studiare e impegnarsi, ma non per diventare i primi ma per diventare più competenti e istruiti.

  • Non caricare di attese i bambini:

è normale che un genitore sproni il figlio ad imparare e a migliorarsi, ma è fondamentale non caricarlo di attese che possono generare stress e frustrazione.

  • Porsi obiettivi realistici:

non si può eccellere in tutto quello che si fa, ogni bambino è portato per qualcosa. È importante capire realisticamente dove il bambino riesce meglio da solo e dove invece ha bisogno di supporto.

  • Lasciamogli scegliere quel che più gli piace:

è fondamentale dare al bambino la possibilità di scegliere le attività extrascolastiche che vuole svolgere. Quando alla base di una scelta c’è la passione e una forte motivazione, infatti, le attività vengono vissute in maniera più positiva e divertente.

  • Non chiedere sempre e solo com’è andata a scuola:

si deve provare a chiedere anche come sono stati a scuola, cosa gli è piaciuto, cosa li ha interessati o divertiti.

  • Lasciare che facciano i compiti da soli:

l’ansia da prestazione scolastica può essere anche collegata all’eccessivo peso che viene dato ai compiti a casa. È fondamentale promuovere l’autonomia nel bambino, dando a loro fiducia e fargli capire che da soli possono farcela e che in caso di difficoltà il genitore è comunque sempre pronto ad aiutarlo.

  • Insegnare al bambino ad accettare anche l’insuccesso:

quando il bambino non accetta l’insuccesso è importante dialogare con lui e fargli capire che può capitare anche di fallire e supportarlo dicendo che la prossima volta andrà meglio e che non è il caso di farne un dramma.

  • Dare il buono esempio:

è giusto che il genitore tifi per il proprio figlio, ma con moderazione e soprattutto il compito del genitore è quello di insegnare al bambino il rispetto dell’altro e delle regole.

  • Evitare il giudizio e il confronto con gli altri:

quando il bambino sbaglia bisogna comprendere come mai ha commesso quell’errore, no fargli sentire il peso della delusione e dell’inadeguatezza.

  • Riposo fisico e mentale per ridurre l’ansia da prestazione nei bambini:

è importante lasciare ai bambini degli spazi vuoti, dove giocare in modo libero e sperimentare anche la noia. Concedersi momenti di relax aiuta a distendersi e a ridurre l’ansia da prestazione nei bambini.

 

È importante capire che la serenità e il benessere di un bambino non possono dipendere solo dalle sue prestazioni. Un bambino ha il diritto di godere dell’esperienza senza essere sopraffatto dalla pressione di dover necessariamente raggiungere un certo livello. Il piacere non è legato al risultato finale. Il bambino deve essere sereno e non sentirsi pressato, solo così riuscirà ad affrontare le difficoltà anche importanti con atteggiamenti positivi, acquisendo sicurezza e fiducia per poter raggiungere l’obiettivo proposto.

 

Dott.ssa Sabina Colomba Liguori

Psicologa e Psicoterapeuta

APS Newid.