Ghosting: il mio partner è svanito!

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I social network hanno stravolto completamente le nostre modalità di relazione e comunicazione. Tanti sono i fenomeni sviluppati grazie o a causa loro, tra di essi, il Ghosting (diventare fantasma).

Il termine si riferisce ad una nuova modalità di porre fine ad un rapporto amoroso, caratterizzata dall’improvvisa scomparsa, o meglio “fantasmizzazione”, di uno dei partner.

Il tutto avviene senza chiarificazione, nè un saluto, nè un addio. Non si risponde più ai messaggi, alle chiamate, all’email, anche se fino ad un momento prima sembrava andare tutto per il meglio.

Secondo alcuni studi, almeno l’80% della “popolazione social”, tra i 18 e i 33 anni, ha avuto un’esperienza di Ghosting. Fra i casi famosi più noti c’è quello di Charlize Theron che nel 2016 ha lasciato Sean Penn senza dare spiegazioni.

Ma chi fa Ghosting?

A mettere in atto questo tipo di comportamento sono, di solito, persone che non hanno il coraggio di chiudere una relazione, sia essa terapeutica, sentimentale o amicale, scegliendo la via più facile: sparire. Molte persone sono succubi delle loro paure ed insicurezze, temono il confronto con l’altro ed il senso di colpa che potrebbe scaturire dal ferirlo; fare ghosting, cioè sparire, non solo dà l’illusione di non ferire, ma anche di non essere feriti.

Tutto questo però produce effetti emotivi devastanti in chi lo subisce. Infatti, la persona che viene lasciata si sente una vittima rifiutata, non rispettata, usata. I suoi sentimenti spaziano dall’incredulità, all’inadeguatezza fino ad arrivare all’impotenza.

L’impossibilità di porre domande, di avere spiegazioni o di riuscire a dare spiegazioni rende difficile la rielaborazione emotiva dell’esperienza, con l’insorgere anche di comportamenti ossessivi, come il controllare di continuo il cellulare, il computer e i vari profili nei social.

Perché le persone spariscono?

È importante sapere che chi sparisce come un fantasma  ha deciso già da tempo di chiudere la relazione, senza confrontarsi con l’altro.
Chiudere un rapporto non è mai una decisione indolore o semplice. Chi fa Ghosting si solleva da ogni responsabilità, anche solo dialogica.
Sembrerebbe che chi lascia senza dare spiegazioni abbia una personalità borderline. Non riesce ad affrontare il lutto di una relazione e non ha risorse psicologiche per elaborare la fine. È chiaro si tratta di è una modalità dannosa e tossica per i rapporti.

Secondo altri studi spesso il ghosting potrebbe essere l’esito di stili di attaccamento disfunzionali. Il dolore emotivo, quando viene vissuto in età precoce tende a creare schemi che poi si tendono a replicare. Infatti, prima di essere autori di ghosting, queste persone da piccole hanno subito tale comportamento.

 

Sabina Colomba Liguori

Psicologa – Psicoterapeuta

Associazione Newid