L’incontro dei desideri nell’adozione

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La parola “desiderare”, etimologicamente (= de sideràre) significa “interrogare le stelle’. I marinai da sempre hanno alzato gli occhi al cielo alla ricerca delle stelle, per orientare il proprio navigare; il desiderio, proprio come le stelle, orienta chi lo ricerca. E’ proprio questo desiderio il motore che spinge milioni di coppie a iniziare la tortuosa strada per l’adozione, lo stesso desiderio presente in milioni di bambini.

Nell’art. 8 della legge n.184 del 1983 “sono dichiarati in stato di adottabilità dal tribunale per i minorenni, i minori in situazione di abbandono perché privi di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi”. Già questi indicatori ci danno l’idea del complesso contesto nel quale i bambini hanno vissuto nei primi anni della loro vita, privati di “assistenza morale e materiale” (e il più delle volte affettiva).

Dall’altro lato si legge ancora nella stessa legge, all’art. 6 “l’adozione è permessa ai coniugi […] che sia­no idonei ad educare, istruire ed in grado di mantenere i minori che intendono adottare”. La maggior parte delle coppie che sceglie l’adozione di un bambino giunge spesso da un passato di mancanze, allo stesso modo dei minori che possono essere adottati. Sono coppie che hanno provato ad avere figli naturali per lungo tempo, coniugi che si sono scontrati con la propria sterilità, al cospetto con un vuoto di cui si sentono colpevoli, responsabili e del tutto impotenti e disarmati.

C’è dunque la mancanza di una famiglia da cui parte il desiderio del bambino e c’è la mancanza di un figlio nel desiderio della coppia che sceglie la strada dell’adozione. Le difficoltà e il lungo cammino, non privo di ostacoli e con tempi lunghi e attese infinite, mette a dura prova chi prende questa strada.

Fondamentali risultano essere: un buon legame di coppia, famiglie di origine dei coniugi presenti e capaci di sostenere, reti sociali e amicali che non ti fanno sentire soli. Spesso c’è bisogno di un supporto psicologico e di un accompagnamento che consenta di preparare al meglio la strada per favorire l’incontro di quei desideri che nell’adozione trovano proprio il “cammino indicato dalle stelle”.

 

Dott.ssa Federica Visone

Psicologa-Psicoterapeuta

APS Newid