Mamma e papà: ecco poche regole per insegnare a rispettare le regole!

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“Cara mamma, suo figlio non rispetta alcuna regola!”
Quanto spesso oggi sentiamo di bambini che a scuola hanno difficoltà a rispettare le regole che lo stare in una classe impone?
“Il decalogo delle regole”, “Regole per stare insieme”, “L’abc delle regole”; è frequente entrare nella classe di una scuola e trovare grandi cartelloni che elencano le regole “della buona convivenza”.
Eppure tante volte le maestre lamentano di bambini irrispettosi e maleducati, tanto da riferire continuamente ai genitori la difficoltà del loro stare in classe e ciò accade sempre più spesso con bambini anche molto piccoli, prima ancora dell’ingresso alla scuola primaria.
Genitori spesso preoccupati del non sapere cosa fare e timorosi che il proprio bambino possa essere etichettato come “maleducato” o “oppositivo-provocatorio”; si scopre spesso che sono gli stessi bambini che hanno difficoltà a rispettare le regole anche a casa.

Proviamo a fare una “piccola lista” di ciò che ogni mamma e papà dovrebbe sapere!

  1. Ma cos’è una regola?
    Una regola è ciò che permette di stare insieme a qualcun altro e condividere giochi e momenti; è ciò che consente al bambino di sviluppare autonomia e consapevolezza di sé e di ciò che agisce anche in assenza di un adulto.
  2. A cosa servono le regole?
    Spesso esse funzionano come “contenimento”: le primissime regole che si danno a un bambino sono quelle che tutelano la sua salute e lo proteggono.
    Ad esempio una prima buona regola durante l’infanzia sarebbe quella di andare a letto ad un orario che consenta al bambino di dormire per un numero di ore di cui si ha bisogno; mangiare seduto e dritto per favorire l’ingerimento a la digestione.
  3. Come si insegnano le regole?
    Il gioco è uno strumento utilissimo all’insegnamento delle regole a partire dalla prima infanzia. Tuttavia anche un gioco ha bisogno di essere coerente! Se i genitori sono fermi nel rispetto della regola, questa assumerà un reale valore per il bambino.
  4. Cosa fare con i bambini che non rispettano le regole?
    Prima di tutto, sembrerà impossibile ad un genitore o un insegnante di fronte ad un bambino che piange ed urla non volendo fare qualcosa che gli viene chiesto, fermarsi e provare a parlargli: ai bambini vanno chieste motivazioni e chiarimenti dei loro comportamenti; solo così potranno sentirsi riconosciuti in ciò che fanno, anche se sbagliano.

Ecco poche regole per insegnare a rispettare le regole:

  1. Cari mamme e papà, non urlate!
    Mamma o papà spesso spaventati davanti alle urla del bambino si mettono sullo stesso piano, urlando più di lui. In questo modo il genitore di turno finisce per diventare “il cattivo” correndo il rischio di non essere più riconosciuto.
  2. Rivolgetevi al vostro bambino dicendogli: “capisco che urli perché sei arrabbiato, ma ora questa cosa non si può fare”. È importante che il genitore aiuti il bambino a dare un nome alle emozioni che prova, riconoscendole e aiutandolo ad imparare a gestirle.
  3. Una mamma e un papà devono riconoscere anche le proprie emozioni: si può dire ad un figlio “provo rabbia per questa cosa che hai fatto”: in questo modo si dà la possibilità di esplorare e condividere il campo delle emozioni che anche una mamma o un papà possono provare.
  4. I paragoni no! Non è bello per un bambino sentirsi dire che l’amichetto è più buono di lui.

Dire di no stabilisce una distanza tra il desiderio e la sua soddisfazione; non è sempre una restrizione, piuttosto un’occasione per il dispiegarsi della creatività”. (Asha Phillips)

Immacolata Fummo

Psicologa e Psicoterapeuta

APS Newid