L’Ortoressia: quali sono i fattori per riconoscerla?

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L’Ortoressia nervosa (dal greco “orthos” che significa giusto e corretto, e “orexis” che significa appetito) è una nuova forma di Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA), ancora non riconosciuta nel manuale diagnostico psichiatrico (DSM-5). Questa, così come altre nuove forme di DCA, come la Bigoressia Nervosa e la Drunkoressia, sono il prodotto degli attuali cambiamenti sociali, dello sviluppo, delle nuove tecnologie, dei sistemi di comunicazione e di trasporto

Solitamente leghiamo le problematiche alimentari ad un mangiare eccessivo, senza limiti (Obesità), ad un restrizione completa del cibo (Anoressia Nervosa) o ad abbuffate e condotte di eliminazione (Bulimia Nervosa), ma oggi giorno numerose sono le varianti.

L’Ortoressia, nello specifico, è una problematica legata all’eccessiva attenzione verso il mangiar sano, verso la ricerca del cibo naturale, perfetto che faccia bene alla salute. Nella mente i pensieri e le preoccupazioni riguardano la qualità del cibo, il rischio di contaminazione, la minaccia che sia sporco, non sano e non puro.

Oggi giorno in Itali, così come in Europa, le persone sono martellate da informazioni su ciò che fa bene e ciò che fa male, dall’introduzione di numerosi alimenti biologici nonché dalle immense possibilità di scelta dei prodotti da comprare. Questo non facilita la distinzione tra un comportamento alimentare rivolto al benessere e al mangiar sano da un disturbo ortoressico.

Di seguito sono esposte alcune caratteristiche che possono aiutare a definire l’Ortoressia.

  1. Aumentano le ore dedicate all’alimentazione

L’ortoressico impiega ore e ore della sua giornata a pensare a cosa mangiare. La pianificazione del menù è estremamente scrupolosa, così come la ricerca degli alimenti. Molto tempo è impiegato per l’acquisto dei prodotti e per la scelta del metodo di preparazione di questi, impiegando ore e ore per attuare procedure particolari ritenute esenti da rischi per la salute.

  1. Riduzione delle relazioni interpersonali

Il regime alimentare stabilito è la priorità, anche le relazioni perdono di importanza. Emerge un forte allontanamento dalla famiglia e dagli amici, rifiutando gli inviti a casa, eliminando le uscite, riducendo o evitando al massimo le feste e gli eventi significativi. L’allontanamento e la diminuzione delle relazione è causata da una non condivisione delle idee su cosa sia giusto mangiare. E’ possibile arrivare al punto di provare persino disgusto per le persone che mangiano in modo diverso.

  1. Aumento rigidità con se stessi

La forza di volontà che caratterizza un ortoressico si basa su un’estrema rigidità, basata sulla salda e sicura convinzione di sapere cosa fa bene e cosa no. Solo così sarà possibile mangiare nel modo identificato come sano, aumentando l’autostima. La persona si sentirà in pace con se stessa, percependo un controllo completo della situazione.

  1. Minor qualità della vita

La qualità della vita è data da numerosi fattori, come quelli sopracitati, che in caso di Ortoressia vengono lesi, creando rinunzie e malessere. Ad esempio, non si mangia più ciò che piace ma ciò che è giusto mangiare, si evitano uscite e l’angoscia di avere qualcosa con se di sano, spesso, porta il soggetto ad avere sempre con se un “kit di sopravvivenza”.

  1. Presenza di sensi di colpa

Non rispettare i paramentri, anche solo una volta, sollecita sensi di colpa enormi, la persona si sente debole e sbagliata. Tutto ciò comporta una riduzione eccessiva delle quantità, ma anche della varietà, di cibo; fino a saltare i pasti.

 

Se hai difficoltà a gestire la tua alimentazione o senti un malessere legato a questa, non temere, puoi sempre confrontarti con uno specialista. Confrontati con uno psicologo, ti può solo far bene! https://www.psicologinewid.it/servizio-calimero/

 

Dott.ssa Gabriella De Simone

Psicologa-Psicoterapeuta

APS Newid