Bambini timidi? ….il “movimento” aiuta!

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Quante volte abbiamo notato un bambino che, magari durante una festa, se ne sta solo e in disparte? e magari, parlando con un suo genitore, ci avrà detto che invece a casa è “terribile”! Ancora, quanto è frequente sentire maestre che raccontano di alunni timidi e silenziosi e tuttavia eccellenti nel profitto scolastico?
Tanti bambini manifestano comportamenti di timidezza che però esprimono qualcos’altro. In che modo genitori e insegnanti possono aiutarli?
Spesso, bambini timidi e introversi hanno invece acute abilità sul piano motorio. Quest’apparente contraddizione potrebbe farci correre il rischio di pensare erroneamente che tali bambini usano il movimento, attraverso il gioco, esclusivamente come “sfogo” o senza obiettivo alcuno, semplicemente per il soddisfacimento di un “principio di piacere”. Al contrario, il movimento, l’uso dello spazio, del tempo, degli oggetti, delle azioni e dei giochi, consentono al bambino di esprimere ed elaborare il proprio mondo emozionale interno.
I giochi di ruolo, in particolare, consentono di esprimere emozioni quali rabbia, gioia, tristezza, che spesso rimangono inespresse per svariati motivi, dai più semplici come un litigio con l’amico del cuore a quelli più seri, ad esempio un momento difficile nella vita della famiglia.
Per questo sarebbe utile diffondere la cultura della dimensione emozionale dell’essere in movimento, libero da qualsiasi forma di controllo e di direttività da parte dell’adulto. I bambini hanno bisogno di adulti che riconoscano l’importanza dei loro gesti, che diano conferma della loro essenza, della loro importanza; solo così potranno appropriarsi di un’immagine corporea di sé positiva, alla base di un funzionale sviluppo motorio e cognitivo.
Magari saranno proprio quei bambini più timidi e silenziosi a tirar fuori le proprie potenzialità, se si offre loro la possibilità di esprimersi su un piano che non sia esclusivamente quello verbale.

 

Dott.ssa Immacolata Fummo

Psicologa e Psicoterapeuta

APS Newid