“Il corpo che danza: cosa vedo allo specchio?”: Un seminario esperienziale per giovani ballerini.

>
blog
Cerca nel blog
Articoli recenti
eco-ansia

L’eco-ansia come nuova paura

di Eduardo Esposito

vittime di mafia1

Il ricordo delle vittime di mafia

di Eduardo Esposito

IMG_20241207_105512

Psicologia e Ambiente

di Paola Marigliano

DSC_5035

DIVENTARE MAMMA

di Gabriella De Simone

legame-tra-fratelli-un-ragazzo-e-il-suo-fratellino-appena-nato-concetto-di-famiglia-con-bambini_494619-296

Il legame fraterno: incontrare l’altro da sé

di Alessia Cuccurullo

obesità

L’OBESITA’ E’ UN DISTURBO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?

di Gabriella De Simone

malattie-rare

L’importanza del supporto psicologico nelle malattie rare

di Paola Marigliano

primavera

Gli effetti della primavera sulla mente: benessere e cambiamenti psicologici

di Federica Visone

narrazione

La Narrazione in Psicoterapia: dare voce alla propria storia

di Federica Visone

CONDIVIDI
CONDIVIDI
INVIA TRAMITE MAIL
TWEETTA
INVIA AD UN AMICO

Il lavoro sinergico di corpo e mente favorisce la promozione del benessere individuale. L’aumento del benessere è favorito dalla costruzione di un’immagine mentale che rappresenti il proprio corpo come sano, come qualcosa che ci piace al di là degli stereotipi e delle immagini che lo sguardo esterno dei mass media ci rimandano.

A partire da queste riflessioni, un gruppo di giovani ballerini della scuola di ballo Angels of Dance Academy è stato coinvolto in un lavoro esperienziale sulla propria immagine corporea.

Il seminario, promosso dalle psicologhe dell’APS Newid ha avuto l’obiettivo di aprire un momento di riflessione su come ciascuno vede il proprio corpo e su come ci si immagina esso sia visto dall’esterno. Si è trattato del punto di partenza per approfondire quanto le immagini personali sul corpo influenzano i nostri pensieri e comportamenti, le nostre azioni alimentari e il nostro benessere, soprattutto in adolescenza.

L’incontro è nato dall’esigenza di promuovere benessere psicologico attraverso un giusto equilibrio fisico e alimentare. Si tratta di un’esigenza che spesso si manifesta forte nei contesti sportivi come le scuole di danza, nei quali talvolta vengono fuori disagi connessi all’idea che il proprio corpo sia in qualche modo “sbagliato”. Se questi pensieri sono condivisi col gruppo, se vengono raccolti e coltivati, possono dare vita ad un lavoro mentale oltre che fisico, che aiuta i giovani a crescere in un clima sereno e nel rispetto del proprio corpo.

Durante i lavori del seminario, ciascun partecipante ha avuto la possibilità di ritagliarsi uno spazio individuale di riflessione su sé stesso attraverso un’attività che gli ha permesso di pensare al proprio corpo e all’idea che ha di esso.

A partire da questa rappresentazione personale, poi, ha lavorato sull’idea che gli altri possono avere e gli rimandano del suo corpo. Fare la differenza tra “come mi vedo” e “come credo che gli altri mi vedano” è fondamentale per iniziare a riflettere su tutte le distorsioni che ciascuno attribuisce al proprio corpo e che invece sono spesso frutto di esagerazioni.

Questo confronto è stato ancor più arricchito con una terza dimensione, quella del desiderio. I giovani ballerini hanno infatti riflettuto su come vorrebbero che fosse il loro corpo e su quanto questo desiderio sia influenzato dagli altri o in che modo sia raggiungibile.

Dopo questa prima parte, sviluppata attraverso attività per lo più laboratoriali, che hanno stimolato il pensiero attraverso il gioco e l’azione, i partecipanti al seminario hanno dato il via ad un confronto di gruppo, attraverso una discussione costruttiva che è partita proprio dal corpo e dalle rappresentazioni individuali per arrivare a idee condivise sulla corporeità, sulla danza e su quanto l’alimentazione costituisca un aspetto integrante e facilitante il benessere corporeo.

È emersa chiaramente la necessità di approfondire ancora temi quali il corpo, l’immagine di sé stessi e il potere che ciascuno ha per rendersi piacevole ai propri occhi, che in uno sport quale la danza giocano un ruolo fondamentale.

                                                                                                                Alessia Cuccurullo

Psicologa e Psicoterapeuta

APS Newid