Cos’è l’Intelligenza Emotiva?

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Si parla spesso di emozioni e di problemi emotivi e molti sono i disagi e gli episodi di bullismo e aggressività derivanti da un mancato riconoscimento o da un poca padronanza delle emozioni. Le motivazioni alla base delle prevaricazioni, infatti, hanno sottolineato l’importanza che il “disimpegno morale” ha sugli gli aspetti motivazionali delle condotte aggressive. Diversi studi hanno evidenziato che i bulli, rispetto alle vittime e agli astanti, presentano maggiori livelli di disimpegno morale: infatti, in molte circostanze, essi tendevano a giustificare i propri comportamenti e a riportare vissuti di indifferenza e di orgoglio, piuttosto che di colpa o di vergogna, con cui tendevano di fatto ad auto-legittimare il comportamento riprovevole.

Inoltre, come sostiene lo studioso Ornaghi è ampiamente confermato che le abilità emotive possono contribuire non solo all’adattamento sociale, ma anche a quello scolastico dei bambini e dei ragazzi, questo perchè l’impegno scolastico e lo sviluppo intellettuale richiedono l’abilità ad usare e regolare le emozioni per facilitare il pensiero, migliorare la concentrazione e riuscire a controllare il comportamento impulsivo.

Ma quali sono queste abilità emotive necessarie e che dovremmo alimentare e sviluppare nei nostri bambini e nei nostri giovani? È possibile rispondere a tale quesito con il costrutto dell’Intelligenza Emotiva, descritto per la prima volta nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. Mayer.

L’intelligenza emotiva coinvolge l’abilità di percepire, valutare ed esprimere un’emozione; l’abilità di accedere ai sentimenti e/o crearli quando facilitano i pensieri; l’abilità di capire l’emozione e la conoscenza emotiva; l’abilità di regolare le emozioni per promuovere la crescita emotiva e intellettuale

L’Intelligenza Emotiva è caratterizzata da tre aree principali: Valutazione ed espressione delle emozioni, regolazione delle emozioni e utilizzo delle emozioni.

Daniel Goleman esprime le cinque caratteristiche fondamentali dell’intelligenza emotiva, che ogni uomo codifica interiormente:

  • Consapevolezza di sé: la capacità di produrre risultati riconoscendo le proprie emozioni;
  • Dominio di sé: la capacità di utilizzare i propri sentimenti per un fine;
  • Motivazione: la capacità di scoprire il vero e profondo motivo che spinge all’azione;
  • Empatia: la capacità di sentire gli altri entrando in un flusso di contatto;
  • Abilità sociale: la capacità di stare insieme agli altri cercando di capire i movimenti che accadono tra le persone.

Quest’insieme di capacità emotive permette di ottenere risultati soddisfacenti anche in condizioni di stress; in campo scolastico, aumenta la motivazione intrinseca degli alunni nei confronti dei compiti scolastici, migliora l’adattamento anche alle richieste della scuola, e stabilisce solide relazioni, riducendo i conflitti con i compagni e con gli amici.

Una buona Intelligenza Emotiva, inoltre, permette di avere rapporti sociali migliori, consente di essere percepiti dagli altri in maniera più positiva e di avere una maggior probabilità di comprendere sé stessi e di prendere decisioni corrette, basandosi sia sulla logica che sulle emozioni.

Chi presenta un buon livello di intelligenza emotiva, infatti, pare abbia una maggior probabilità di avere soddisfazioni dalla propria vita, di avere un elevato livello di autostima e un minor livello di insicurezza. La presenza di intelligenza emotiva, inoltre, pare che possa essere utile nel prevenire scelte e comportamenti sbagliati. Possiamo dire, quindi, che permette di godere di un benessere psicologico maggiore.

L’educazione ai sentimenti e alle emozioni dovrebbe promuovere una riflessione sugli stati d’animo propri e altrui per incrementare la capacità empatica, cioè la capacità di ‘mettersi nei panni dell’altro’ e condividerne dall’interno i sentimenti e le emozioni. Tale condivisione investe giovani, giovanissimi ma anche adulti. Un adulto responsabile, nello specifico del processo formativo, dovrebbe promuovere sia la didattica disciplinare che una didattica delle emozioni. 

Gabriella De SImone

Psicologa e Psicoterapeuta

APS Newid