“Dolce far nulla…”: La pensione nel ciclo di vita

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La pensione! Condizione e fase della vita tanto attesa e desiderata, in particolare negli ultimi anni di lavoro, quando le energie sembrano esaurite e la voglia di “non fare più niente” prende il sopravvento. Il lavoro che magari ha anche appassionato la persona per tanti anni, viene rifiutato e considerati solo i suoi aspetti negativi. Il lavoratore riconosce di aver dato tutto quanto poteva in quel contesto e adesso desidera solo assaporare la libertà quotidiana data da una vita senza impegni o orari.

La pensione segna una fase fondamentale nel ciclo di vita di un individuo. Come ogni fase del ciclo vitale, essa è ricca di cambiamenti che vanno gestiti ed affrontati nel migliore dei modi. Il rischio, infatti, è che proprio ciò che sembrava essere così atteso, quel “dolce far nulla”, conduca il soggetto ad una vera e propria devitalizzazione.

Abbiamo intervistato una insegnante in pensione per approfondire l’argomento.

  • Qual era la sua professione e per quanto tempo ha lavorato?

Ero un’insegnante e ho lavorato per quasi 44 anni.

  • Come ha vissuto negli ultimi anni l’attesa della pensione?

Gli ultimi anni sono stati un po’ pesanti per i cambiamenti della scuola, quasi più tempo da dedicare a riempire documenti che a stare con gli alunni.

  • Perché desiderava andare in pensione?

L’ho desiderato quando le esigenze familiari sono cambiate. I miei figli sono andati via dalla nostra città per lavoro e io volevo la possibilità di andare da loro liberamente ed inoltre dedicare più tempo al mio nipotino.

  • Questo tempo da pensionata è come lo immaginava? Cambierebbe qualcosa?

Pensavo sarebbe stato più difficile abituarmi al cambiamento di vita, invece il tempo di adattamento è durato piuttosto poco. Non cambierei nulla perché ho acquistato una libertà che non ho mai avuto.

  • Cosa la preoccupa maggiormente?

Non ho grandi preoccupazioni anche se, a volte, può capitare di farsi prendere dall’apatia…in fondo non si è abituati ad avere tanto tempo a disposizione e il rischio, che cerco di evitare, è trascorrerlo senza obiettivi o impegni.

  • Hai mai desiderato tornare a lavoro?

Qualche volta il lavoro mi manca, mi mancano i bambini, la relazione con loro, ma non ho mai desiderato tornare indietro…almeno finora!

L’intervista ci aiuta a sottolineare quanto l’evento “pensione” sia connesso a molteplici aspetti della vita di un individuo: ha a che fare con i suoi desideri personali e con le esigenze che cambiano, ha a che fare con le trasformazioni che avvengono nella famiglia, ha a che fare con il contesto sociale e lavorativo che, nel tempo, diventa molto diverso da quello conosciuto e vissuto per tanti anni.

E’ essenziale riflettere su tutti questi aspetti e comprendere come, a fronte di tutti questi cambiamenti, occorre una vera e propria riorganizzazione per un adattamento della persona al “nuovo”. E’ importante, come suggeriva l’insegnante, ritrovare nuovi impegni e nuovi obiettivi per vivere questo nuovo tempo di libertà in piena serenità.

Dott.ssa Federica Visone

Psicologa-Psicoterapeuta

APS Newid