In questo articolo cercheremo di approfondire la disortografia, inesistente fino a qualche tempo fa ma che, come gli altri DSA, si starebbe diffondendo in maniera assai rapida e preoccupante fra i bambini in età scolare. Attualmente alcuni dichiarano un’incidenza del 2-8%, e una frequente associazione con la “dislessia”.
La disortografia è una disabilità di apprendimento della scrittura caratterizzata da un importante e durevole difetto ad assimilare le regole grammaticali in assenza di un deficit neurologico. In particolare è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici.
È un problema che insorge, il più delle volte come conseguenza della dislessia, ma in alcuni casi può manifestarsi anche in maniera isolata.
Un esempio pratico può essere quando un bambino nella scrittura salta o scambia le lettere, sbaglia a mettere gli accenti o le doppie, scrive ‘in sieme’,‘l’aradio’, ‘squola’ , oppure ‘a’, voce del verbo avere, ecc.
Le conseguenze, chiaramente, sono marcate sia da un punto di vista psicologico, rispetto al gruppo dei pari, sia sociali; in casi estremi si mettono in atto forme di evitamento.
Quali sono gli indicatori per rilevare il disturbo?
- QUANTITA’ DEGLI ERRORI: notevoli errori nella scrittura sotto dettatura, nella copia e anche nella scrittura autonoma;
- QUALITA’ DEGLI ERRORI:
- errori fonologici;
- scambio di grafemi ( fento invece di vento);
- inversioni ( li invece di il );
- grafemi inesatti ( pese invece di pesce );
- omissioni di lettere o sillabe;
- aggiunta di lettere o sillabe;
- Coniugazioni di verbi errate;
- Errori di analisi del testo;
- Lentezza, esitazione e povertà nella scrittura.
Quali sono e quando si possono manifestare e individuare i primi segni del disturbo?
La diagnosi di disortografia può essere effettuata solo alla fine del secondo anno della scuola primaria da uno psicologo e/o da un neuropsichiatra che spesso è affiancato da altre figure professionali, come ad esempio il logopedista. Ma al termine del primo anno della scuola primaria è già possibile notare i primi segni precoci che possono essere:
- Difficoltà nell’associazione grafema fonema/ fonema grafema;
- Mancato raggiungimento del controllo sillabico;
- Notevole lentezza;
- Incapacità di produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile.
Le caratteristiche tipiche della scrittura disgrafica sono:
- L’instabilità della traccia grafica ossia tratto esitante, interrotto, ripassi sui segni;
- Inadeguato uso della spazio e della direzionalità;
- Scelta del formato del carattere (macro o micrografia)
Come affrontare la disortografia?
Anche per i disgrafici esistono, come per gli altri DSA, programmi personalizzati da utilizzare a seconda del deficit manifestato dal bambino. Inoltre, possono essere usate delle strategie per gestire tale problematica, come utilizzare un computer, un dizionario per gli esami con domande, compiti in cui si prediligono risposte brevi oppure dare più tempo.
E’ sempre necessario incoraggiare e supportare gli studenti ogni volta che raggiungono un traguardo per accrescere e migliorare l’autostima.
Sabina Colomba Liguori
Psicologa, Psicoterapeuta
Associazione Newid